Equilibrium - Bardo
Fehris sedeva al posto d’onore.Era un personaggio straordinario: nessuno aveva mai visto un uomo così vecchio.Un tempo era stato un uomo di media statura, ma l’età lo aveva incurvato ed ora era un uomo piccolo e fragile.Come fosse un alberello striminzito, le ossa e le giunture sporgevano dal suo corpo esile come rami e nodi di legno .I capelli erano bianco argento e le lunghe ciocche della sua chioma e della sua barba sfioravano il suolo dove sedeva.La pelle era molto chiara, quasi trasparente,ma in superficie si spezzava in tante rughe sottili, così fitte che l’occhio faticava a distinguerle.Sedeva immobile a gambe incrociate ,col suo lungo e bizzarro strumento posto dinanzi a se,mentre osservava i visi intorno a lui, pareva quasi che i suoi pallidi occhi azzurri vedessero attraverso le persone su cui si posavano.
Gli uomini del villaggio avevano parlato al bardo di molte cose, ma non aveva fatto ancora nessun commento.Per il momento, il vecchio si sarebbe limitato a ricordare a quegli uomini il loro passato, come solo lui poteva.Seduto con le mani giunte in grembo, aspettava che arrivasse il momento.
Alla fine, quando il banchetto terminò, gli uomini tacquero, e fu allora che l’anziano uomo iniziò a parlare.
Sulle prime la sua voce era poco più di un sussurro, ma poi, quando il silenzio intorno a lui fu completo cominciò a fendere la notte come un raggio di luce. E mentre lui si animava a quello che diceva, la sua voce si faceva più forte, fino a diventare come un canto magico e melodioso che veniva da molto lontano.Dapprima narrò i racconti delle guerre antiche.Poi descrisse l’ Ardesya e la sua struttura e gli altri popoli che aveva visto durante i suoi viaggi per l’isola.
Finalmente l’uomo arrivò alla storia più anticha di tutte:di come l’isola si fosse formata, dalla grande piana di Nevrhia a nord, di come Kaileb avesse fatto sprofondare le fertili terre intorno al Vulcano Xhysthar, creando il Lago dell’ Oblio.Il vecchio raccontò mirabilmente con la sua voce soave, come infinite generazioni di Bardi avevano fatto prima di lui.Mentre il fiume Myronea mormorava nel buio, ai piedi dell'Altopiano di Leviahn , e i fuochi scoppiettavano, il canto del vecchio si levò chiaro e limpido.
Viaggiare. Questa è la parola che un bardo ha sempre fissa nella mente, ovviamente dopo la parola cantare. I bardi sono degli strani individui, viaggiano di continuo per aver storie sempre nuove da mettere in rima e cantare per il loro pubblico così come soleva fare uno dei più conosciuti, Fehris. Non importa che sia un pubblico di nobili o di pezzenti, l'importante per un bardo è che qualcuno rimanga ammaliato dal canto e catturato dalla storia. I bardi hanno sviluppato nei secoli una grande abilità e riescono a suscitare i sentimenti più diversi nei cuori delle persone, si racconta che addirittura le parole dei loro canti riescano a ferire quanto i dardi scagliati dal più abile dei cacciatori.
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