Equilibrium - Ombra Danzante
Nelle notti di luna piena, quando la luce tenue degli astri notturni illumina le foreste dell’ Ardesya, tra le fronde degli alberi puoi percepire le sagome aggraziate delle Ombre Danzanti.
Secoli or sono un gruppo di monaci particolarmente devoti alla spiritualità scelsero di servire il loro prossimo accudendo dei fanciulli orfani , abbandonati in tenera età , che molto di frequente capitava loro di incontrare nel corso dei lunghi pellegrinaggi verso il Picco di Lesiata.
Sotto l’occhio vigile dei monaci questi fanciulli crescevano educati all’arte dell’equilibrio interiore e della bellezza del corpo, divenendo dei veri e propri modelli di perfezione.
Ma la loro origine oscura non li abbandonò mai, anzi fu proprio essa a spingerli a lasciare il monastero facendo strage dei monaci che li avevano cresciuti e scempiando i loro cadaveri.
Vagarono per anni, guadagnandosi da vivere grazie alle abilità imparate alla palestra del loro santuario, e tramandate ,di volta in volta agli allievi che incontravano nel corso del loro vagabondaggio.
Dormono sugli alberi, e si muovono agilmente tra le ombre, sfrecciando come saette nel cuore delle foreste.
Luogo a loro sacro resta comunque l’accademia in cui i loro antenati appresero l’arte dell’equilibrio, situata al limitare della Foresta Eterna: la palestra di Genjohaio, loro sommo maestro, il solo a cui risparmiarono la vita, pur privandolo degli occhi e delle dita, in modo che non potesse fuggire servendosi dell’arte del loro combattimento.
Secoli or sono un gruppo di monaci particolarmente devoti alla spiritualità scelse di servire il loro prossimo accudendo dei fanciulli orfani, abbandonati in tenera età, che molto di frequente capitava loro di incontrare nel corso dei lunghi pellegrinaggi verso il Picco di Lesiata. Sotto l'occhio vigile dei monaci questi fanciulli crescevano educati all'arte dell'equilibrio interiore e della bellezza del corpo, divenendo dei veri e propri modelli di perfezione. Ma la loro origine oscura non li abbandonò mai, anzi fu proprio essa a spingerli a lasciare il monastero facendo strage dei monaci che li avevano cresciuti e scempiando i loro cadaveri. Vagarono per anni, guadagnandosi da vivere grazie alle abilità imparate alla palestra del loro santuario e tramandate, di volta in volta agli allievi che incontravano nel corso del loro vagabondaggio. Dormono sugli alberi e si muovono agilmente tra le ombre, sfrecciando come saette nel cuore delle foreste. Luogo a loro sacro resta comunque l'accademia in cui i loro antenati appresero l'arte dell'equilibrio, situata al limitare della Foresta Eterna: la palestra di Genjohaio, loro sommo maestro, il solo a cui risparmiarono la vita, pur privandolo degli occhi e delle dita, in modo che non potesse fuggire servendosi dell'arte del loro combattimento.
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