Tetro e temibile per coloro che vivono abbagliati dalla luce dell'infido astro, financo letale per alcuni di essi. Capace di avvolgere in un intimo e freddo abbraccio coloro i quali fanno di esso la propria dimora, ma anche capace di serrare in una gelida morsa coloro i quali ne ignorano il potere. Ed è su questo potere che un'intera razza ha basato la propria esistenza nel sottosuolo, nell'Har'Oloth, nel buio profondo, ...i Drow.
Elfi senz’anima, reietti e rinnegati, cosi’ vengono chiamati i drow. I signori del buio profondo. Temibile e letale per le altre razze, ma culla di questa che piu’ di altre ha imparato a sfruttarlo e a farlo proprio, rendendo il pericolo una forza e la debolezza un’arma. Anticamente i drow non erano altro che elfi di superficie.
Negli annali si narra infatti che anticamente vi fu uno scisma tra gli elfi, che porto’ alla loro separazione in varie etnie. Gli elfi maggiormente attaccati alla natura si rifugiarono nelle loro foreste, lontani dal potere che temevano potesse corromperli, mentre altri lo abbracciarono e ne attinsero con esultanza, segretamente ammaliati dalle lusinghe del potere assoluto.
Molti animi si smarrirono e molti coloro i quali furono consumati dal potere e le cui anime annichilite dalla potenza si spensero nel buio del caos.
Al tempo si consumarono sanguinose lotte per il potere, fratelli contro fratelli, padri contro figli. Fu proprio quando sembrava che Ardesya fosse sull’orlo della distruzione che intervenne Levhian, preoccupato dai costanti turbamenti della tela di energia decise di porre mano nelle faccende dei mortali. Ci fu un’insurrezione e fu allora che avvenne lo scisma piu’ grande, da una parte gli elfi alti, dall’altra i reietti. Molto sangue elfo bagno’ in quell’era le terre di Ardesya, troppo era il potere che si era accumulato nelle mani degli elfi, tanto da rischiare di implodere annichilendo loro stessi.
Levhian scese allora in forma mortale sulle terre e marcio’ al fianco dell’esercito degli elfi liberi dal vincolo del potere arcano e caccio’ le orde di ribelli nelle viscere della terra vincolandoli al loro destino.
Passarono anni prima che il sangue e le lotte instestine si placassero almeno in parte, e tutt’ora nei cuori degli elfi e dei drow permane l’amarezza per il ricordo dei tempi passati.
Vincolati nel buio profondo e impossibilitati ad uscirne gli elfi reietti impararono a convivere con il terrore e con la disperazione, fino a farli propri, anni di selezione ne cambiarono i tratti rendendoli piu’ adatti a strisciare nelle viscere profonde della terra, dove il sole non giunge mai.
La loro pelle candida ando’ mano a mano scurendosi fino ad assumere una tonalita’ ebanica quasi nera mentre gli occhi adattandosi allo stato di perenne oscurita’ impararono a scorgere il calore, i capelli che un tempo erano vanto e virtu’ si schiarirono fino a diventare candidi come la neve e talmente sottili da apparire come seta al tatto.
I lineamenti eleganti si indurirono mostrando anche in viso il cambiamento avvenuto nell’animo. Non potendo piu’ raggiungere il potere della tela presero il potere gli individui in grado di sfruttare il favore degli dei, tuttavia essendo stati rinnegati dalle divinita’ del pantheon fin’ora adorate ci furono secoli di lotte feroci tra gli stessi reietti che videro privileggiati i piu’ forti.
I sentimenti di odio gli uni per gli altri andarono aumentando fino a renderli intolleranti verso qualsiasi altra forma di vita. Fu allora che Akaymas incuriosito da quella razza che aveva subito la sua stessa sorte decise di dare loro nuova forza, donandogli il suo favore.
Accadde allora che un gruppo di sacerdotesse corrotte e dall’animo gia’ consumato dal potere oscuro avverti’ i richiami di Akaymas e evoco’ il suo potere. Scorrendo ora nelle loro vene il favore divino reiniziarono le lotte, che questa volta videro trionfanti le femmine.
Altre lotte si consumarono allorche’ Jekrom e Kaileb intervenirono per reclamare la loro parte di caos e tenebra. Ci fu un tentativo dei chierici drow di convertirsi alle nuove divinita’ malvagie ma le femmine sterminarono ogni maschio che osasse minare al loro nuovo potere.
Fu cosi’ che si formo’ una societa’ prepotentemente matriarcale, i maschi vennero schiavizzati e umiliati, mentre per proteggere il potere acquisito fu impedito loro di seguire gli studi clericali.
Tendenzialmente caotica la societa’ drow si baso’ come ancora oggi si basa su una scala gerarchica molto rigida. Dieci sono le casate nobili drow che detengono il potere all’interno delle principali citta’ del sottosuolo cui fa capo Cress.
A capo di ogni casata vi e’ una madre matrona che regge i giochi politici che la societa’ drow impone. Di animo perfido e calcolatore i drow sono amanti della bellezza e della perfezione, non e’ ammesso difetto tra i drow, ogni individuo con menomazioni viene infatti ucciso alla nascita senza possibilita’ di redenzione.
Per millenni la societa’ drow fu cosi’ gestita dalle femmine, fino al periodo del silenzio. Vi fu un tempo in cui grandi lotte interessarono il phanteon, gli dei in lotta tra loro cessarono di concedere favori ai propri seguaci, fu allora che i maschi drow minarono prepotentemente alla base del potere delle femmine.
Le sacerdotesse impossibilitate a evocare il potere divino furono messe in condizione di non riuscire a respingere gli attacchi dei maschi capeggiati da alcuni rivoltosi, cui fece capo un potente negromante di nome Vuzzryn. La societa’ drow era quasi sul punto di collassare e ribaltarsi quando improvvisamente il potere divino torno’ nelle mani delle femmine.
Anni di subordinazione e di violenza ebbero comunque l’effetto di dare forza ai maschi che tennero testa alle femmine drow. Intere citta’ crollarono e sparirono nell’arco di pochi anni lasciando il posto alle macerie di una societa’ un tempo imponente. Seppur conservi ora una facciata di societa’ matriarcale, le femmine al potere talvolta non son altro che semplici burattini nelle mani di potenti negromanti o addirittura lich.
Lenta ai cambiamenti e recidiva la societa’ drow permane un apparenza diversa dalla sostanza, i maschi seppur non piu’ costretti all’obbedienza cieca verso le donne mantengono comunque un rispetto innato verso le femmine. Nessun maschio oserebbe infatti umiliare pubblicamente una femmina, memore del tempo passato e dei fantasmi di una subordinazione che ancora fa paura.
Nel privato tuttavia le regole alla base dei rapporti tra drow si ribaltano basandosi sul semplice e mero potere. Con gli anni si sono formate inoltre anche dei culti clericali gestiti interamente dai maschi, che pur non mostrandosi pubblicamente svolgono un ruolo di vitale importanza.
Al tempo delle rivoluzioni tra gli dei cesso’ anche il vincolo che imprigionava i drow nel sottosuolo, pur permanendo delle sequele dell’antico veto. Essendo gli occhi drow molto sensibili vengono accecati dalla luce solare in maniera temporanea, fino a quando non si adattano.
Con gli anni hanno anche imparato a sfruttare le correnti di magia del sottosuolo e a canalizzare quindi il potere arcano come un tempo.
Esistono anche alcuni individui che han dedicato la loro vita alla musica e alla composizione di canti arcani di immenso potere che esulano sia dalle competenze clericali che da quelle magiche sfruttando canali di potere del tutto diversi. Questi individui tendenzialmente solitari e schivi sembrano essere organizzati in una sorta di setta che agisce ora per l’una o per l’altra casata in modo da mantenere una sorta di controllo sulla societa’.
Due sono le principali accademie drow che vedono tutt’ora predilette le femmine negli studi clericali mentre i nobili maschi drow seguono prevalentemente la strada della magia.
La caratteristica principale della razza drow e’ quella di mantenere un apparenza di potere e di controllo, tutto deve essere eseguito senza lasciare alcuna traccia.
I drow che non possono permettersi per nascita un'istruzione clericale o magica come strada tendenzialmente scelgono quella del sotterfugio e dell'ombra divenendo temibili assassini e abili ladri. Gli individui meno portati per la magia vengono istruiti per diventare temibili guerrieri, pur rimanendo preferenziale la via arcana.
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