Fedelmente trascritti e riassunti da Grael De Rianai, Apprendista alla Torre
Nel Giorno della Guerra, 5 del Mese del Grande Freddo
Anno 569
Dai saggi di Amadeus Yaashof, Sommo Alchimista e Primo Incantatore.
Nel Giorno della Sapienza 14 nel Mese dei Grandi Demoni
Anno 524.
Prima Conferenza sui Leonidi.
Signori, compagni, usufruitori di magia miei pari.
La razza che vi voglio descrivere è una razza particolare, di cui da poco
si hanno notizie. Si tratta di esseri in parte umani in parte con fattezze
feline, le cui origini sono sconosciute.
Lo scheletro che qui vi mostro, che alcuni contadini hanno gentilmente
*donato* alla nostra Torre, mostra chiaramente le differenze con il corpo
umano.
Notate come le ossa siano leggermente più piatte, e molto piu' flessibili.
La colonna vertebrale si dilunga in una lunga coda, e gli arti sia inferiori
che superiori, contengono degli artigli retrattili.
I denti, come si nota soprattutto nei canini, sono ben più appuntiti e
sviluppati.
Si tratta senza dubbio di una razza di predatori senza euguali, me di essi
sappiamo ancora troppo poco. Messeri, vi faccio notare quanto potrebbero
essere utili queste creature ai nostri esperimenti.
I contadini che vivono vicino alle lande che possiamo ipotizzare siano
patria di queste creature, raccontano che sono notorialmente vulnerabili al
fuoco. Non mostrano invece il solito odio nei confronti dell'acqua tipico dei
loro parenti felini.
Ciò nonostante, le informazioni in nostro possesso sono ancora eccessivamente
limitate. Vi prego quindi, compagni incantatori, di cercare ulteriori notizie
a riguardo, con tutti i mezzi a vostra disposizione.
Queste creature potrebbero essere interessanti strumenti, o per lo meno,
interessantissime cavie. Fate del vostro meglio, compagni, e che i fiumi della
conoscenza arcana scorrano impetuosi in tutti voi.
Dai saggi di Amadeus Yaashof, Sommo Alchimista e Primo Incantatore
Nel Giorno della Discordia, 20 del mese dell'Eclissi Solare.
Anno 526
Seconda conferenza sui Leonidi.
Signori, compagni, usufruitori di magia miei pari.
Vi ho disturbato nuovamente perche' abbiamo nuove notizie riguardo a questa
strana razza. Intanto sono stati denominati "Leonidi", questo, dopo la cattura
di un esemplare vivente. I loro tratti somatici, come potete osservare su
questa femmina viva, sono tipicamente felini, eppure la forma del viso e del
corpo, per sommi capi, è molto piu' simile a quella umana di quanto non si credesse.
Importante, per i nostri studi, è la conferma della loro sofferenza rispetto alle
fiamme e all'acido, mentre sono resistentissimi al gelo e all'elettricita'. Su
quest'esemplare sono stati fatti tutti gli esperimenti del caso, e le notizie
che vi porto, sono assolutamente veritiere e dimostrate.
Le femmine sono molto piu' grandi dei maschi, tuttavia si tratta di una differenza
a livello scheletrico, e i maschi, pur piu' piccoli, sono piu' massicci e potenti.
Il loro pelo presenta numerose sfumature di blu, e la criniera, di lunghezza
differente, e' solitamente bianca o argentea.
Dal punto di vista della cultura, dubito che siano creature molto intelligenti.
Hanno una società, come è apparso chiaro appena sono stati scoperti i piccoli
villaggi fra le montagne, ma non utilizzano nessuna forma di scrittura e la
loro lingua assomiglia fin troppo a dei versi animaleschi.
La loro societa' è a struttura piramidale, con un capobranco indifferentemente
maschio o femmina. Esaminando i villaggi durante le razzie, ed in tempi di
relativa pace, si nota come solitamente assurgano a ranghi di potere le femmine,
in tempo di pace, e i maschi in tempo di guerra.
Non sono particolarmente aggressivi, per quanto possano non esserlo degli animali,
e la loro occupazione principale e' la caccia.
Sono carnivori, ma avvelenare il cibo non è un modo efficace per ucciderli, in
quanto non solo sono resistenti anche al veleno, ma soprattutto il loro ottimo
olfatto gli permette d'individuarlo ben prima di mangiare qualcosa che sia stato
*rimaneggiato*.
Queste nuove notizie sono grandemente interessanti. I piu' grandi fra gli illusionisti
della nostra torre possono controllare la loro mente, che come ho detto appare molto
semplice. In questo modo potremmo sfruttarli a nostro piacimento, e con la loro
forza rimpiazzare la debolezza fisica di molti usufruitori di magia...
Me compreso, compagni.
Potremmo avere un'intera razza come schiav....
*Nota di Grael De Rianai*
La seconda conferenza si concluse con un caos completo. L'animale vivo, sebbene
sedato, che era stato condotto nella Sala della Parola e della Legge, si
liberò senza preavviso. Il disordine che ne seguì comportò l'interruzione
della conferenza e la morte dell'animale.
Nonostante l'incidente, il Sommo Alchimista continuò imperterrito nella sua
decisione, quella di schiavizzare l'intera razza. Negli anni successivi accaddero
altri incidenti, riassunti in buona parte nella Terza ed ultima conferenza che
sto per trascrivere, e nel disastro che tutti ci colpì.
Che le forze dell'arcano scorrano ancora veloci nell'anima dei sopravvissuti,
a me rimane il compito di raccontare ciò che accadde.
Dai saggi di Amadeus Yaashof, Sommo Alchimista e Primo incantatore
Nel Giorno degli Immortali, 2 del Mese del Lupo bianco.
Anno 530.
Terza conferenza sui Leonidi.
Signori, compagni, usufruitori di magia miei pari.
La situazione stava per sfuggirci di mano, come avete certamente notato al termine
della seconda conferenza, di quattro cicli fa. Alcune nostre prime impressioni
furono smentite, come avete notato.
Il nostro primo errore fu considerare i Leonidi meno intelligenti di quanto in
realtà non siano. Sono in grado di comprendere e d'imparare la lingua comune e
anche altre lingue, inoltre la loro tradizione, per quanto unicamente orale,
è molto vasta. Alcuni miti dei Leonidi parlano di un dio, un tal Khiba il cui
nome oltretutto non è neanche sconosciuto ai nostri sacerdoti. Questo dio,
certamente minore, sarebbe il loro progenitore, ovviamente nei miti.
La nostra ignoranza ha portato purtroppo alla perdita di molti esemplari.
Nonostante la loro palese intelligenza, certo superiore a quella di molte razze
inferiori come goblin o coboldi, i leonidi sono totalmente estranei al flusso
dell'arcano e del divino. Nessuno di loro e' in grado di maneggiare tali fiumi,
e questo ovviamente ci mette in condizione di vantaggio.
Dopo la distruzione del villaggio principale, sicuramente queste crature sono
deboli e disorganizzate, basteranno pochi colpi ben mirati per assoggettare
la loro prestanza fisica al nostro potere arcano...
*Nota di Grael de Rianai*
Queste furono le ultime parole del nostro Sommo Alchimista. Il Primo Incantatore
morì in quel momento, squarciato dagli artigli di un leonide. Malgrado la resistenza
di tutti gli usufruitori di magia della Torre, fummo sopraffatti dalla sorpresa, dal
numero, e dalla potenza meramente fisica di quegli esseri. Ancora troppo poco
si sa di queste creature, ed e' mia intenzione scoprire altre informazioni sui leonidi.
Son pochi i sopravvissuti, io sopravvissi per pura fortuna, e per la mia giovinezza.
Il loro carattere non e' orientato verso la benevolenza, tuttavia neanche totalmente
verso la malvagità. Odiano noi usufruitori di magia, e certo non posso io disprezzarli
per questo. Inoltre...erano guidati da una creatura differente, dal pelo bianco invece
che blu come il resto della razza.
Non so se si tratta del loro dio, ma la sua potenza lo rende possibile.
Ciò non toglie che avro' la mia vendetta.