Alcuni sono grossi come i Giganti, forti quasi come loro, molti sospettano che questa razza sia il risultato di qualche folle metamorfosi di alcuni Giganti causata da qualche folle mago...
Caratterizzazione Razziale - ceppo orchesco.
Altezza media orco adulto 210 cm.
Peso medio 150 kg.
Carnagione variabile a seconda della tribù, ma variabile dal verde a grigiastra al marrone.
I capelli sono dello stesso colore della carnagione, spesso lunghi e maltenuti. Le pupille dei loro occhi sono rosse, mentre le iridi sono scure o gialle. Hanno orecchie appuntite, mentre la postura del corpo è piuttosto incurvata, la fronte bassa, il viso porcino con due prominenti canini inferiori, che ricordano le zanne dei cinghiali. La loro forza è sovrumana, così come la resistenza e la taglia. Sono invece poco destri e piuttosto goffi nei lavori manuali, facendo leva principalmente sull’incredibile forza fisica di cui sono dotati e non sull’agilità. Hanno un’intelligenza inferiore alla media umana, ma per quel che riguarda le strategie di combattimento non sono inferiori a nessuno. Il loro corpo è notevolmente grosso e muscoloso: braccia leggermente sproporzionate rispetto a gambe e torso, spalle molto larghe e petto dalla muscolatura impressionante. Per la loro conformazione fisica non sono in grado di nuotare bene, ma al contrario la loro resistenza fisica permette di sostenere spostamenti a piedi molto rapidi, anche sulle lunghissime distanze. Sono avvezzi a qualsiasi lavoro che comporti degli sforzi, mentre al contrario non sono portati per il lavoro di manualità e concetto. Intelligenza e potere magico gli consentono di raggiungere capacità di livello medio. La vita media di un orco è 70 anni, ma questo è un numero indicativo, in quanto, come per i nani, la mortalità sui campi di battaglia è altissima. Fisicamente potrebbero arrivare anche a superare i 150 anni.
Culti - parlare di religione orchesca non è molto semplice, vista l’estrema eterogeneità e frammentazione della società. Se però è vero che gli orchi tutti sono accomunati dallo scopo di conquistare il mondo, allo stesso modo è pur vero che nel novero di divinità di clan e tribù ce ne sono alcune che vengono venerate, sebbene con sfaccettature differenti, da tutti gli orchi. Prevalentemente venerano quella sezione di pantheon che si occupa di guerra e potere. Usano chiedere al loro Shamano("capo spirituale") di comunicare con gli dei, non lo fanno direttamente in quanto si ritengono inferiori ad esso.
Società ed Economia - sia la società che l’economia orchesca dipendono dal carattere principale della loro società. Gli orchi infatti vivono nella convinzione atavica che ad essi sia predestinato il dominio del mondo, e che per ottenere questo dominio debbano conquistare il maggior numero di terre possibili. La società orchesca è quindi perennemente militarizzata: costantemente gli orchi organizzano e pianificano guerre contro tutte le razze circostanti, ma anche contro altre tribù orchesche. Possono anche allearsi tra loro o addirittura con altre razze per un po’ di tempo, ma tenderanno ad ogni modo a ribellarsi in fretta qualora gli orchi non fossero posti al comando dell’alleanza. Gli orchi sono convinti che tutto ciò che esista al mondo sia di propria appartenenza e che chi lo possiede in realtà lo ha a loro rubato. La società orchesca è fortemente patriarcale, mentre le femmine sono in genere un prezioso possedimento, talvolta addirittura una vile merce di scambio. Gli orchi infatti si vantano molto circa il numero di femmine che possiedono ma anche sul numero di figli che hanno generato. Vista la permanente militarizzazione, tutti gli orchi maschi sono guerrieri, ma allo stesso modo ognuno è in grado di svolgere lavori manuali e qualche lavoro artigianale, in particolar modo quelli di metallurgia, pellicceria e falegnameria. Il metabolismo orchesco, che permette loro di digerire qualsiasi cosa sia commestibile, fa sì che nè l’allevamento nè l’agricoltura abbiano uno sviluppo apprezzabile. La carne di solito viene mangiata cruda mentre i frutti della terra vengono presi da qualsiasi posto essi crescano spontaneamente.
Con la nascita della casta sciamanica la società orchesca subisce una notevole trasformazione: gli sciamani sono infatti di natura molto ambiziosi, ma, a differenza dei guerrieri, prediligono l’inganno ed il sotterfugio alla forza bruta ed alla ferocia. Gli sciamani orchi sono molto simili, nei modi e nei caratteri, agli incantatori elfi scuri che in un certo modo sono stati i loro maestri. Come tutti gli orchi, anche gli sciamani mirano alla conquista del mondo, ma lo fanno in una maniera occulta che spesso è stata causa di lotte intestine anche piuttosto sanguinose. Il numero degli sciamani orchi è tuttavia molto più ristretto rispetto a quello dei guerrieri ed è questo il motivo per cui essi non dominano la società. E’ difficile sottomettere un orco, specie se guerriero, per cui se uno sciamano possiede un seguito di combattenti non è per fede ma perchè ha promesso a questi delle laute ricompense. L’economia orchesca ben si coniuga in questo quadro sociale riassuntivo: è un’economia semplice, dove il sostentamento di solito è accidentale e dove la circolazione delle merci è scarsa. Non esiste un valore di scambio vero e proprio nè regole simili a quelle del baratto: siccome lo scopo della società è quello di combattere ed espandersi, l’economia che ne nasce è finalizzata ad esso. L’elemento portante è essere dotati di attrezzature adeguate al combattimento permanente, in un quadro generico dove tutti fanno un po’ di tutto in maniera egoistica ed individualistica, dal procurarsi legno e metallo, al procurarsi il cibo, al costruirsi la propria tana e sopratutto all’allenarsi per la battaglia. La società orchesca è divisa in clan e tribù. A capo di ogni clan c’è il guerriero più forte, che da anche il nome ad esso. Tuttavia questa suddivisione non è stabile, in quanto ogni capoclan può essere sfidato da un membro del proprio clan per prendere il suo posto.
Vari capoclan possono sfidarsi fra di loro ed il clan dello sconfitto viene accorpato al clan del vincitore. Un orco maschio può uscire da un clan e formare un clan proprio ma di solito gli orchi evitano questa soluzione perchè facilmente cadrebbero vittime di clan più numerosi e forti. Non c’è nessuna legge o usanza che regoli questo andamento delle cose, ad eccezione della legge della forza. E’ raro, nella storia orchesca, che vari clan si siano uniti in una tribù, di solito questo è accaduto quando un orco di notevole potenza e brutalità è riuscito ad assoggettare vari capitribù. Anche in questo caso non c’è nessuna usanza che regoli l’andamento delle cose: la tribù, che prendeva il nome del suo capo, cessava di esistere quando il deterrente che l’aveva creata, ovvero la brutalità e la forza del capo, veniva a mancare. Quella orchesca, quindi, non può essere considerata una società vera e propria, in quanto manca l’elemento che fa sì che una società sia tale: l’osservanza e l’accettazione di regole, usi e costumi che concretamente vengono sentiti come appartenenti a tutti i componenti della società stessa. Gli orchi raggiungono la maturità intorno ai 14 anni, ma già all’età di 8 anni i bambini vengono tolti alle donne e cominciano ad essere addestrati in maniera dura. Il tasso di mortalità durante questo periodo è molto alto, e solo la metà dei bambini arriva ai 15 anni. Tuttavia, la prolificità di questa razza è alquanto alta, tanto che una femmina, nel corso della vita, può arrivare a partorire anche oltre i 20 figli.
Usanze Orchesche - fondamentalmente gli orchi vivono nel desiderio di ostentare la propria superiorità sugli altri. Durante i periodi di guerra questa superiorità viene misurata in base alla ferocia ed alla brutalità sui cambi di battaglia, in base al numero di battaglie a cui si è presi parte e di avversari massacrati. Quando non si è in guerra, questa ostentazione si basa invece sui propri possedimenti: innanzi tutto le ricchezze ed il numero di territori conquistati. Altro elemento di potenza è il numero delle donne possedute e dei figli maschi generati. Per gli orchi le cicatrici sono un elemento di notevole vanto, in quanto testimoniano le battaglie combattute. Molto spesso i maschi si auto infliggono cicatrici per commemorare eventi eccezionali o momenti importanti della loro vita.
Esercito - gli orchi sono in grado di utilizzare fondamentalmente ogni tipo di arma da mischia, ma hanno una naturale predisposizione per le armi lunghe. Tra queste spiccano le armi ad asta, quali l’alabarda e la lancia, che grazie all’impressionante forza fisica diventano eccezionalmente distruttive. Molti orchi prediligono invece le armi da taglio, in particolar modo le asce e le mannaie, di solito impugnate a due mani. Non pochi quelli che utilizzano armi da impatto quali flagelli, mazze ferrate e clave. Gli orchi disdegnano il combattimento a distanza, ma a livello tattico è importante che alcuni di loro sappiano utilizzare armi scagliate, in particolar modo asce da lancio. La notevole forza fisica sopperisce di gran lunga alla mancanza di bilanciamento. La stazza fisica, la muscolatura e la notevole forza permettono agli orchi di andare bardati con corazze molto pesanti e resistenti senza patire impaccio durante il combattimento. Non hanno bisogno di cavalcature, vista la loro eccezionale resistenza che permette di coprire distanze anche lunghissime con i propri piedi, anche in tempi piuttosto brevi.
Lingua Parlata - orchesco. Questa lingua nasce da un ceppo proprio, ma presenta numerose differenze a seconda del clan e della tribù. La fondamentale semplicità di questa lingua fa sì che i vari dialetti locali siano comunque comprensibili bene o male da tutti. I suoni di questa lingua sono prevalentemente secchi, aspri e forti.
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