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Section Razze/Altre Informazioni
Centauri
 

 

 

Possenti, agili, implacabili nella loro ira. Sono le creature del caos, nascono dal fuoco perpetuo che arde nelle viscere della terra.
Il loro corpo per metà umano e per metà equino gli dona una forza sovraumana. Si distinguono per essere infallibili arcieri nonchè
ottimi cacciatori. Il loro covo è situato presso la bocca del demone, è una grotta celata dalle cascate del fiume Akrotiry, illuminata
da torce che emanano fumi velenati..mai.

Centauri

Driadi


Sono spiriti dei boschi che solitamente vivono all'interno degli alberi. Strane e sconosciute creature imparentate alle fate (e provenienti dal loro stesso piano di esistenza), hanno l'aspetto di esili donne e possiedono delle capacità straordinarie, tra cui quella di attirare a sè gli esseri viventi "incantandoli" (capacità che usano principalmente per proteggere alberi e foreste) e quella di portare la loro "vittima" dentro un albero, dove questa resterà finché la Driade che l'ha imprigionata vorrà (sortilegio conosciuto esclusivamente dalla Driade Madre della quale non si hanno più tracce). La loro peculiare caratteristica però non risiede solo nel loro aspetto bensì nella loro particolare resistenza ad alcune forme di magia, inclusi quelli scaturenti da alcuni oggetti o armi magiche.

Si narra che in seguito alla discesa della Triade divina tra la razza degli elfi alti vi fu un violento scisma che portò un esiguo gruppo degli abitanti delle valli ai piedi dell’altopiano di Levhian a migrare verso le terre orientali. Il lungo esodo, durato anni, fece maturare nel cuore degli esiliati un crescente sentimento d’odio e vendetta che li spinse a trovare rifugio nelle viscere della terra, il più lontano possibile dalla luce del sole e da quella purezza che avevano a lungo contemplato con i loro fratelli.Fu così che la loro pelle chiara e delicata si scurì sempre di più e i loro lunghi capelli dorati sbiadirono. Oltretutto l’assenza totale li luce negli anfratti in cui vivevano fece si che questi eleganti esseri sviluppassero degli occhi talmente chiari da poter vedere anche al buio. I Drow dal giorno del loro esodo sono universalmente riconosciuti come la più perfida e malvagia razza tra tutti gli abitanti dell’Ardesya.

Drow (Elfo scuro)

 

Elfo alto

 

Primi abitanti delle valli ai piedi del promontorio di Levhian, detentori delle arti arcane della magia antica, custodi della conoscenza. Gli elfi alti sono la razza sacra al divino Levhian, che li plasmò in seguito alla discesa della Triade divina, quali principali portavoce del Custode della Quiete. La loro vita fatta di meditazione ed estatica contemplazione della purezza è infinitamente lunga, per questo la loro saggezza non e’ eguagliata da alcun altra razza vivente sulle terre dell’Ardesya. Esili e delicati per natura non sono affatto portati al combattimento, ciononostante non temono rivali, coscienti delle loro infinite capacità mentali.
Sono la razza più antica tra gli elfi, generati dallo Spirito della Quiete, abitano da sempre lo Stretto dei due Soli, sono restii al contatto con le altre razze e particolarmente ostili ai Tritoni e alle Sirene che popolano i mari dell’Ardesya. Il loro colorito prossimo al turchese e i loro capelli argentei li caratterizzano in modo inequivocabile, come anche le dita palmate e le piccole branchie poste sotto le lunghe orecchie che gli permettono di condurre un’esistenza anfibia. Nonostante cio’ raramente emergono dall’acqua e per lo più preferiscono farlo nelle ore notturne, evitando la calura del sole.

 

Elfo marino

 

Elfo silvano

 

Aggraziati e agili si prendono cura della Natura che da loro sostentamento completo. Sono gli abitanti di tutti i boschi e le foreste dell’Ardesya, ma la loro origine è legata al bosco dei Sospiri, a sud della citta di Mallia, dove è situata la loro incantevole dimora. A differenza dei fratelli delle pianure, gli elfi silvani sono di statura più minuta, hanno la pelle e i capelli più scuri oltre al dono di confondere i propri passi con i rumori della natura.
Abitano le terre dell’Ardesya li dove le nebbie si confondono con le acque del Lago dell’Oblio. Si narra che fossero state generate dal suono dell’arpa di Syriel intrappolata nella torre della città di Mareysia. Sono agili e minute, dotate di piccole ali dalle più svariate forme e colori e si dice abbiano particolari poteri derivati soprattutto dal loro fascino innaturale. Sono dotate della particolare capacità di celarsi agli occhi degli esseri malvagi grazie ad un’aura di protezione propria della loro razza da sempre e conferitagli dalla stessa Syriel, che questi piccoli esseri venerano come la loro creatrice.

 

Fata

 

Folletto

Figure dal corpo di solito esile. Hanno una pelle chiara che richiama i colori del sottobosco. Le orecchie naturalmente sono a punta, gli occhi, solitamente rossi, sono rilucenti la notte. Il colore dei capelli cambia a seconda dell’umore del folletto. Si racconta che nelle loro vene scorre sangue nero velenoso per i vampiri che se bevuto in grande quantità causa la morte certa. Per tale motivo nessun folletto può essere vampirizzato. L’altezza dipende dalla stirpe a cui appartengono. Sono curiosissimi di tutto, giocherelloni e molto sensibili. Possono donare la felicità, l'armonia, la voglia di ridere senza motivazioni. Ma per ottenere la loro benevolenza bisogna trattarli bene, altrimenti si rivelano spietati, dispettosi e vendicativi, soprattutto se ricevono offese. Pur avendo un animo molto mutevole, sono anche i custodi di arti arcane e antica e segreta saggezza. Possono diventare invisibili e trasformarsi in piccoli animali o anche rimpicciolirsi e ingrandirsi. Sono inoltre in grado di mimetizzarsi perfettamente in qualunque ambiente naturale, o comunque in presenza di piante. Amano danzare alla luce fredda della luna rompendo il silenzio della notte con i loro canti...
Posti a custodia dello Stretto dei Due Soli, popolano e custodiscono l’isola di Wrytis, mantenendone lo splendore sin dagli albori del mondo. Sono guerrieri micidiali, ma raramente brandiscono le armi per diletto. La necessità o la minaccia della loro isola sono le uniche cose che accendono in loro l’ira ancestrale e il furore della battaglia, che una volta insorto, li rende invincibili.

 

Gigante

 

Gnomo

Queste creature sono un incrocio fra la razza nanica e quella degli Halfling. La loro altezza è pari a quella dei loro progenitori, la loro pelle ha un colore leggermente olivastro ed il loro aspetto li fa sembrare buffi e innocui. Ed effettivamente gli Gnomi sono tutt'altro che bellicosi, ma non per questo vanno sottovalutati. La loro grande saggezza e la loro agilità compensano perfettamente il loro esile profilo e la loro scarsa forza. Abitano solitamente in villaggi costituiti di capanne presso i promontori di Levhian, loro protettore, ma non è insolito che una piccola fortezza sia posta vicino ai loro villaggi, nè tantomeno che nelle prigioni di tale fortezza si possa trovare qualche Troll prigioniero pronto ad esser torturato. Da Nani ed Halfling hanno ereditato anche la capacità di vedere nel buio, nonché alcuni odii razziali come quello per Orchi e Troll ed un odio immenso per i Drow, coloro che secoli or sono con i loro sacrifici perseguitarono gli Gnomi fin quasi all'estinzione.
Questi esseri sono piccole creature di un metro circa di altezza e dalla scarsa intelligenza. Il loro aspetto è caratterizzato da una pelle grinzosa e giallognola e da due occhietti piccoli e rossi, che gli permettono un'ottima visione notturna ma che li rendono praticamente ciechi al sole. Non sono nè agili nè forti, e di certo non svegli, ma se affrontati quando sono in gruppo diventano un problema anche per un bravo guerriero; popolano a centinaia le pendici del vulcano Xysthar, dove si narra siano stati esiliati da Syriel, per difendere il popolo delle Fate, da sempre loro nemico.

Goblin

 

 

Knesyano

 

Sono gli abitanti nativi della città di Knesya, abili marinai e commercianti, devono la loro fortuna alla posizione ottimale della città, prossima allo sbocco del fiume Myronea e lambita dalle acque del mare di Vernalis. Sono uomini dalla carnagione scura ma dai capelli e dagli occhi chiarissimi. Fu lo stesso Myreck a donargli la vita durante la creazione della loro città, ma il seme della loro esistenza germogliò solo in seguito alla pace tra le divinità, e all’intervento della Triade della Neutralità. Sono devoti allo Spirito della Vita, e il loro santuario più venerato è il leggendario Albero della Conoscenza.

 

Malliano

 

Sono stati i primi uomini ad abitare le terre dell’Ardesya. Nati dalla volontà stessa dell’essenza furono poi imprigionati nelle viscere della terra da Akaymas durante la terza e ultima era delle tre grandi guerre divine. Con l’avvento della Triade della Neutralità gli fu nuovamente donata la libertà e da allora abitano la città di Mallia all’estremo nord-ovest dell’Isola di Ardesya, sotto la protezione di Zoher, Benares e Ismahel. Sono di statura molto alta, dalla carnagione chiara e dai capelli fulvi, praticano la caccia e sono abili conciatori di pelli.
Nati dall'unione delle razze elfica ed umana, hanno acquisito parte delle caratteristiche di entrambe. Robusti e "pelosi" come gli Uomini, dai bei lineamenti e dalle orecchie a punta come gli Elfi, gli appartenenti a questa razza sono spesso combattuti fra gli istinti ereditati dai due popoli. Vivono nelle città come nei boschi, fra gli Umani come fra gli Elfi, e la loro vita ha una durata media superiore a quella umana ma inferiore a quella elfica. Difficilmente si riuniscono formando comunità o città. Fra le loro caratteristiche ereditarie l'infravisione elfica e un'innata agilità. Il loro stile di vita errabondo li ha più volte messi alla mercè di alcune razze predatrici, come quella dei Troll o quella degli Orchi. Molti appartenenti a questa razza sono caduti nelle imboscate di questi predatori, per cui nutrono un profondo odio. Si dice anche che vi sia un antico odio fra questa razza ed i mitologici Draghi, un odio che risalirebbe a migliaia di anni fa e di cui si sono perse le origini.

Mezz'elfo

 

Minotauro

 

Anche detti uominitoro, sono i più acerrimi rivali dei centauri, legati dalla stessa sorte che li volle metà uomini e metà belve. A differenza dei primi però i minotauri hanno corpo da uomo e uno spaventoso volto da toro. Il loro raccapricciante aspetto è specchio stesso del loro perfido animo. Sono brutali, violenti, insaziabili di sangue e morte. Per celare il loro terribile aspetto si narra avessero rapito più di trecento nani e li avessero obbligati a costruire per loro un enorme labirinto, irto di trappole e passaggi segreti, visibili solo ai loro occhi. Situato alle pendici del monte Khytor, d’allora è diventato la loro dimora.
Chiaramente appartenenti allo stesso ramo evolutivo degli Umani, i Nani vi si differenziano per svariate caratteristiche. Alti mediamente 1,20 m e molto robusti, i Nani fin da bambini hanno il volto coperto da una fine peluria che nel corso degli anni diventa una foltissima barba di cui vanno molto fieri. Testardi e irascibili, questi personaggi sono abili nella lavorazione di pietre e metalli, adorano l'oro (se ne incontrate non sorprendetevi del loro attaccamento ai beni materiali) ed i lavori di artigianato, non disdegnando mai di ubriacarsi con dell'ottima birra. Solitamente abitano all'interno di enormi montagne, che grazie alle loro abilità scavano e lavorano modellandole a loro piacimento. Fra le loro caratteristiche principali un'ottima costituzione e la possibilità di vedere al buio; purtroppo le loro dimensioni e la loro stazza li rendono leggermente goffi ed impacciati nei movimenti. Da secoli nutrono un odio profondo per alcune razze dell’ Ardesya quali Giganti, Minotauri, Orchi e Troll...forse per la loro statura..Ma sicuramente i loro più acerrimi nemici sono i Goblin e Coboldi, che infestano spesso le loro superbe dimore.

Nano

Orco

Alcuni sono grossi come i Giganti, forti quasi come loro, molti sospettano che questa razza sia il risultato di qualche folle metamorfosi di alcuni Giganti causata da qualche folle mago. Puntano anch'essi totalmente sul corpo a corpo ed hanno una capacità di guarigione sorprendente. L'unica cosa che li differenzia dai giganti è il loro aspetto: hanno la pelle marrone scura, piccole corna ossee sui loro capi, ed una bocca con grandi denti canini, hanno visione scarsa con i loro piccoli occhi gialli, ma questo non li fa meno pericolosi; sono infatti estremamente forti, e di solito maneggiano grandi e devastanti armi come asce o falci da battaglia. Ciononostante sono lenti, stupidi, e confidano troppo nella loro abilità. Nessuno conosce il modo in cui questi esseri vivano, nè se sono socialmente organizzati; di loro si sa solamente che nutrono un odio sviscerato per razze quali Nani, Elfi e Gnomi.
Anche conosciuti con il nome di fauni, i satiri sono una razza gentile e spensierata che vive generalmente in zone boschive a stretto contatto con la natura. Appaiono con la parte superiore del corpo del tutto umana mentre le gambe sono quelle di una capra; sulla loro testa spiccano due corna ben affilate. Il colore della loro pelle, nella parte superiore, in genere è di un marrone chiaro mentre i capelli sono rossicci o castano scuro; le corna e gli zoccoli sono in genere neri. I satiri comunicano tra di loro con una propria lingua, ma conoscono spesso anche il comune e l'elfico. In genere vivono nei pressi di insediamenti di centauri con i quali instaurano, stranamente, rapporti di amicizia. In possesso di acuti sensi, i satiri hanno anche l'abilità di rendersi praticamente invisibili mimetizzandosi nella vegetazione eventualmente circostante. Sono inoltre in possesso dell’innaturale capacità di vedere fin’oltre 20 metri di distanza. In combattimento, oltre alle comuni armi, sono soliti lanciarsi alla carica usando anche le loro appuntite corna. Ogni satiro, solitamente, è in possesso di un flauto o piffero con il quale, suonandolo, può lanciare potenti incantesimi, proprio per questo si crede che la loro musica sia la magia più devastante che esista.

Satiro

Troll

Sono una di quelle razze che molti vorrebbero non incontrare nella loro vita. Seppur umanoidi, il loro aspetto è orribile: grandi come imponenti alberi e cosparsi di peli, questi esseri non emanano certo un buon odore. Le loro abitudini poi non ne migliorano certo l'aspetto e pare proprio che il concetto di bello non abbia nessun significato per loro. Abitano solitamente caverne oscure ove l'odore di muffa e sporco è molto al di là dell'umana sopportazione, inoltre vivono assalendo le altre razze derubandole di cibo e averi. Pare comunque che difficilmente possano accumulare un tesoro in quanto il valore più importante per loro è il cibo e danno molta poca importanza agli oggetti considerandoli semplici ninnoli. Sono abili osservatori capaci di scoprire ciò che non si vede, e dotati di una forza sovrumana, come qualche sfortunato mago ha appreso a caro prezzo, ma sono anche molto stupidi e goffi nei movimenti. Odiano soprattutto Elfi, Umani e Nani che da secoli li cacciano, ma anche Vampiri e Mannari.
Sono umanoidi dalla pelle verde con teste e code di lucertola; si tratta di esseri acquatici, mediamente intelligenti, che vivono nei pressi di fiumi e paludi. Sono molto forti e di solito combattono con clave e giavellotti; gli Uomini Lucertola si cibano prevalentemente di carne ma preferiscono in assoluto il cervello delle loro vittime, che mangiano risucchiandolo per mezzo di tentacoli che estroflettono dalla bocca ed infilano in occhi ed orecchie del malcapitato. Vivono in villaggi di capanne di fango presso le sponde del fiume Akrotiry.

 

Uomo lucertola

 

Zakriano

Si narra che durante l’era della prigionia Jekrom e Kaileb avessero plasmato dalle loro menti una popolazione di uomini malvagi e perfidi che relegarono nella città di Zakro all’insaputa dell’Essenza. Nel corso dei secoli questi uomini hanno continuato a vivere nell’occulto e nell’ombra coltivando un crescente odio per la vita che si svolgeva al di là dei monti Kythor e dedicandosi all’esclusivo culto per i loro dei protettori, Jekrom e Kaileb. Sono di media statura, di corporatura particolarmente esile. Dati i secoli di reclusione forzata tra le mura della loro città non sono propensi ai rapporti con gli altri popoli, sono molto furbi e abituati ad agire con astuzia e ad ingannare il prossimo. Sono particolarmente portati nell’arte del ladrocinio e della violenza psicologica.
Si narra che con l’ascesa al potere di Akaymas gli abitanti della città di Mallia fossero stati vittime di una violenta carestia che in pochi giorni rapì tutte le loro vite. Proprio a quell’evento si ricollega la nascita della razza dei non morti, esercito eletto del Sovrano degli Inferi. Di cieca crudeltà e aspetto ripugnante, questi esseri si distinguono in battaglia per la loro capacità di rigenerare le ferite inflitte dagli avversari con una velocità maggiore rispetto a qualunque essere vivente.

Zombie

(Aquisibile solo in gioco)

Leonide

I leonidi sono una razza dalle sembianze per meta' feline e per meta' umane. I tratti somatici del volto ricordano quelli di un leone, ma la loro carnagione bluastra e i capelli argentati - talvolta anche bianchi - li rendono unici nel loro genere. Agili e di prestante corporatura, sanno dimostrare la loro valenza fisica essenzialmente nel combattimento e la caccia.
Esistono molte dicerie sul loro conto e la loro comparsa su queste terre: c'e' chi ipotizza che siano frutto di un esperimento alchemico non troppo riuscito su qualche animale, chi invece attribuisce loro un segno di sventura, nato dal malvolere di qualche divinita' verso un popolo tempo fa rinnegato.
Suscettibili e pieni di orgoglio, sanno cosa sia il rispetto e la fiducia solo se si tratta di altri loro simili. Non vedono di buon occhio la magia, pensano solo al proprio interesse e difficilmente sanno accettare qualcosa da un punto di vista che non e' il loro.

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Quando Chuck Norris fa le flessioni, non alza sè stesso, abbassa la Terra.

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