Equilibrium MUD

Knesya, La città plasmata dalle menti di Syriel e Myreck durante la loro lunga prigionia nelle nebbie dell’Oblio. Si narra che l’Essenza adirata dalla disobbedienza delle due divinità avesse prelevato la città dai flutti del lago per riporla nell’assolata piana di Nevriha, a ridosso del fiume Myronea, nei pressi delle spiagge del mare di Vernalis. Nel cuore della città si erge l’Albero della Conoscenza, venerato dai Knesyani come l’icona più sacra al dio della Vita. I suoi marmi bianchissimi e le sue strade dorate emanano un senso di quiete e placido benessere. Le sue terme sono conosciute in tutta l’Ardesya per le loro proprietà curative mentre i suoi giardini accolgono tutti gli esemplari esistenti di arbusti e fiori. Nei pressi dell’albero della Conoscenza, sulla parte alta della città, è situato il Sacro Tempio della Vita, un maestoso edificio interamente fatto di madreperla che all’alba irradia i primi raggi del sole su tutti gli edifici sottostanti.

Mallia, L’unica città sorta per il solo volere dell’Essenza, la culla della prima civiltà pacifica degli uomini dell’Ardesya, è Mallia. Dopo secoli di quiete sotto la proiezione di Levhian, la città fu colpita da una fortissima carestia e le vite dei suoi abitanti furono falciate una ad una nell’arco di poche ore, si dice, per volere del potente Akaymas. In seguito alla discesa della Triade Divina, Mallia riacquistò l’antico splendore e i suoi abitanti da quel giorno venerano all’alba e al vespro, negli innumerevoli templi sacri, i tre Fratelli Immortali che gli hanno ridonato la vita. Nella Cattedrale d’Esperia, l’edificio principale della città, si dice sia conservato il Sacro Bacile della Vita, ma mai a nessun uomo è stato concesso di vederlo, se non per volere di Zoher, che ne acquisì la custodia dopo la rinascita della quiete sulle terre dell’Ardesya.

Zakro, Arroccata sulle vette dei monti Kythor sorge la città dei perfidi uomini devoti al male. Eretta da Jekrom e Kaileb come loro dimora nei lunghi secoli di prigionia, fu poi scagliata dall’Essenza il più lontano possibile dagli occhi degli abitanti dell’Ardesya, affinchè l’immensa potenza che emanava non finisse per affascinare le menti impotenti e corruttibili degli uomini. Tutti gli edifici della città furono creati dal magma incandescente governato dal Signore del Caos e le altissime guglie di metallo che la sovrastano furono rese opache dal tocco di Jekrom affinché assorbissero la luminosità del sole e delle lune e ne proiettassero solo l’ombra. Al centro della città è posto l’altissimo obelisco plasmato da Kaileb, rovente al tatto ma privo di ogni calore; sulla sua cima è posta la statua di alabastro raffigurante il Corvo, simbolo della città del male.