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Fase Lunare Fase Lunare


Section Divinità/Divinità Minori/Kayla
Equilibrium - Kayla
Kayla

Percepivo tutto in modo molto confuso...Dov'ero?...Cosa ero?...Nella mia mente il vuoto... Mi guardai intorno in cerca di qualcosa che potesse magari aiutarmi a ricordare...ero in una grande sala buia e riuscivo a sentire da lontano delle urla raccapriccianti che originavano in me un forte timore a causa del quale non riuscivo a muovermi minimamente. Al centro del posto in cui mi trovavo notai un immenso lago di fuoco, vicino al quale vidi qualcuno...anche se non riuscivo a focalizzarne bene l'aspetto e sentivo chiaramente che emetteva un'energia maligna, qualcosa mi spinse ad avvicinarmi. Non si accorse subito di me, o almeno e' quello che mi fece credere...era intento ad osservare quel lago magmatico e sembrava assorto nel riflettere. Ad un tratto si volto' verso di me e passo' alcuni istanti ad osservarmi immobile ed, inspiegabilmente, quasi compiaciuto. «Sono Akaymas, il Signore degli Inferi» mi disse ad un tratto «e questo e' il mio devastante Regno!» Non riuscivo a spiegarmi cosa ci facessi li'...ero morta e questo era l'unico luogo dove sarei potuta finire? Non trascorse molto tempo che lui mi rispose, come se avesse ascoltato i miei pensieri. «No, non sei morta...non e' possibile visto che non eri in vita prima di adesso». Dopo avermi detto questo emise una risatina agghiacciante che evidenzio' ancor piu' quello strano brillio che aveva negli occhi. Allorche' presi coraggio e gli domandai chi fossi, anzi, dopo quello che mi aveva appena detto, cosa fossi e la sua risposta fu solo «Sei la Mia creatura!» Un brivido mi attraverso' il corpo...cosa voleva dire? Dovevo sentirmi onorata di quella risposta, o averne paura? Ancora una volta mi rispose come se gli avessi domandato cio' che in realta' mi era solo passato per la testa...mi spiego' che prima di essere esiliato in questa che ora era divenuta la sua dimora, gli era stato affidato il compito di custodire un bacile all'interno del quale fluttuavano le vite dei futuri uomini, ma poiche' la sua indole bramava sete di potere divenne cosi' crudele da distruggerle. Mentre proseguiva a raccontare, lo interruppi e gli chiesi per quale motivo mi avesse "creata"...non aveva senso quel gesto, dato che la distruzione era cio' che piu' lo allettava. La sua espressione cambio' velocemente, un velo di tristezza si poso' sul suo volto e mi rispose «Solitudine, mia perfetta creatura...solitudine!» Com'era possibile che un essere di quel tipo e cosi' potente potesse soffrire di solitudine? Per l'ennesima volta mi anticipo' dicendomi che non riusciva a spiegarselo nemmeno lui, ma che in un certo senso era felice di averla provata perche', oltre ad essersi potenziato, aveva originato qualcosa che lo rendeva particolarmente fiero...me! Mi rivelo' che il mio destino, d'ora in avanti, sarebbe stato particolare e che avrei dovuto imparare tante cose perche' un giorno avrei regnato come lui...continuo' dicendomi che mi aveva resa unica e, dopo avermi condotta dinanzi ad un grande specchio, disse «Guardati, tu sei una vampira...sei la prima di una stirpe che spero diverra' sempre piu' grande e potente»...«il tuo nome e' Kayla ed il mio volere e' quello che diventi Regina di questa stirpe!» Una moltitudine di sensazioni tra loro contrastanti mi pervase, non sapevo se ero piu' impaurita da cio' che mi aspettava o eccitata. Negli anni seguenti mi insegno' a nutrirmi, cosa che all'inizio mi risulto' non troppo facile, a lottare e difendermi e a migliorare caratteristiche del mio essere che mi sarebbero servite per portare a me quanti piu' adepti, cosi' da rendere il mio popolo sempre piu' temibile ed esteso. Col tempo, quell'essere cosi' crudele mi apparve sotto una luce diversa...protettivo nei miei confronti, attento a darmi quanto piu' potesse...e questo fece si' che il mio sentimento di devozione e gratitudine si trasformasse in qualcosa di piu' forte che non mi avrebbe mai fatto rinunciare a lui. Un giorno pero' successe una cosa a cui non avevo mai pensato...forse volutamente...mi chiamo' nella sala dove risiedeva abitualmente ed esclamo' «E' ora che tu vada via di qui, sara' meglio per entrambi!» Mi rifiutai, spiegandogli cio' che provavo e dicendogli che avrei preferito morire piuttosto che separarmi da lui. A quel punto mi rispose che il sentimento che gli avevo appena rivelato non era scaturito soltanto in me, ma che purtroppo non poteva permettere continuasse ad esistere perche' sarebbe stato un suo punto debole che chiunque avrebbe potuto usare per colpirlo. Nonostante non riuscissi ad accettare la situazione capii che avrei potuto, involontariamente, metterlo in pericolo e mio malgrado accettai la sua decisione. Convoco' rapidamente alcuni suoi demoni servitori per farmi condurre in un luogo preciso, ma prima di andare si avvicino' a me e mi sussurro' «Anche se saremo lontani, non saremo mai divisi del tutto e non permettero' che qualcuno ti faccia del male» e, dopo avermi preso la mano, prosegui' «ti faccio dono dell'immortalita' e di qualcosa che ti ricordi di me». Allora, dei tatuaggi di fuoco mi apparvero improvvisamente sulle braccia e delle corna sulla testa. «Ora va e regna incontrastata mia perfetta creatura!» I demoni mi condussero presso un castello che domina su un'isola lontana dal resto e dove ormai vivo da diverso tempo con i miei primi adepti che mi aiutano a realizzare il volere del mio Signore, espandendo la mia stirpe di notte in notte. Riguardo a lui viene a trovarmi spesso in sogno, unico modo con cui posso vederlo e che continua a tenerci uniti, e a ripetermi quanto sia fiero del Suo Angelo della Morte...


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