Immense mura, cancelli enormi... E cosi' questa e Mallia. Il profumo di mare mi
avvolge, mi piace. Mi lascio trascinare dalla discreta folla. Via delle tempeste... Un
nome sciatto... come le facce di questi uomini. Un brivido mi percorre la schiena... "Massi' ci vuole proprio del buon vino!!" dico ad alta voce con un sorriso sornione
stampato sul volto. Pochi volti si girano a guardarmi come se fossi pazzo. Ebbene,
diamoci da fare, non ho intenzione di starmene qui in questo mortorio!
Pochi gesti, un paio di occhiate, un pizzico di musica del mio liuto... ed ecco la
compagnia! Qualche bella donna, un'orchestrina e tanti danzatori. Vedo una scritta "FEEEEERMIIIII!!" dico ed indico un'insegna di legno. "Tutti dentro!". Una grande
stanza accoglie il mio gruppo. Alcune persone si girano ma non sembrano molto
incuriosite, altre fanno finta di nulla e continuano a fare finta di divertirsi. Basta non
ne posso piu'... Due paroline al gruppo e subito il salone si riempie di divertimento
festa ed allegria! Il vino comincia a scorrere a fiumi cosi' come la birra. Le donne
diventano voluttuose e peccaminose. Si inizia a ballare sui tavoli e io me la rido
alla grande quando vedo il taverniere che cerca di mettere un po' d'ordine. La
taverna e' nel caos, chi dormiva ai piani superiori, scende di corsa le scale per
unirsi alla festa. Un paio di ladruncoli si aggirano per i tavoli, guardano nella mia
direzione e si accorgono di essere stati scoperti. Io sorrido e alzo un bicchiere di
vino in loro direzione, mi sorridono di rimando e continuano a tastare le tasche
degli avventori.
C'e' gia' chi cade a terra per il troppo alcool, c'e' chi invece si addormenta con il
viso poggiato sul seno prosperoso di una cortigiana. Da tanto non mi divertivo,
credo proprio che rimarro' qui per un po' di tempo.
Tutta la notte fino al mattino e fino alla notte successiva la festa non cennava a
smettere. Persone nuove entravano in taverna e venivano travolte dalla festa.
Un uomo ben piazzato, Hobor il taverniere, si asciuga il sudore della stanchezza
con uno strofinaccio, si siede accanto a me. "Chi diavolo sei per aver combinato tutto questo macello con due musici e qualche
ballerino? Non ho tregua da due giorni ormai!"
Ridacchio e rispondo "Vuoi sapere chi sono? Bene sturati quelle orecchie piene di
birra e ascolta..."
Intorno a noi la musica inizia a scemare e solo una piccola lira prende a suonare
adagio: " Io sono il divertimento, la goliardia. Io sono in ogni festa, in ogni risata, in
Io sono il divertimento, la goliardia. Io sono in ogni festa, in ogni risata, in ogni
truffa, inganno o raggiro. Sono in ogni sberleffo. Io sono in ogni bicchiere di vino e
tanti sono i brindisi fatti in mio nome. Io sono il calore delle braccia che offrono le
belle donne che facili si concedono, io sono la sregolatezza e i mal di testa dopo
sbronza. Rido, ballo e scherzo. Rubo, inganno e mi diverto. Sono la nemesi di tutto
cio' che e' normale ed equilibrato. Non saro' mai in una preghiera, non saro' mai in
una meditazione ne tantomeno in un sogno d'amore che non sia lussurioso. Sono
giramenti di testa e menti leggere, sono il pensiero piu' effimero che ti viene in
testa. Sono la canzone piu' allegra e la storia piu' divertente. Attorno a me solo
feste e banchetti. Mi mostro a te con qualunque faccia o corpo, per rallegrarti o
raggirarti. Sono un ghigno od un sorriso. Sono libero. Sono nato da nessuno e
nessuno potra' far cessare quel maledetto sorriso che mi stampo sulla faccia...
Mi guarda stupito, mentre la festa sembra essersi fermata solo per noi due, poi
senza aver capito una parola di quello che ho detto risponde "Che diamine! Con te
farei affari d'oro ogni giorno!!!" Sbotta in una risata, versa due bicchieri di vino, uno
me lo porge e l'altro lo butta giu' d'un fiato. Poi mi da una gran pacca sulla spalla e
saltellando a ritmo di musica torna dietro al bancone. Anche io rido, specialmente
perche' ho il suo sacchetto pieno di monete in mano...
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