Si narra di un vecchio nano, in un epoca passata, dai poveri poteri magici. Si narra che a lungo, per diverse lune, cercò di forgiare un'ascia speciale. Un'arma di tali poteri da distruggere chiunque incontri sulla sua lama incandescente, un'arma forgiata col fuoco degli inferi, con l'energia del puro maligno. Il nano aveva nobili scopi, nel crearla: voleva donarla al suo signore per combattere, rifuggire le tenebre con un arma nata dal loro stesso fuoco. Ma commise un errore, forse dovuto alla stanchezza, forse dovuto alla sua ignoranza: le fiamme evocate da lui gli si rivolsero contro, e in quei pochi attimi presero forma attorno all'ascia. Una creatura mostruosa, gigantesca, lontanamente con sembianze di un minotauro, ma con lingue di fuoco attorno. Si narra che il vecchio nano non ebbe neanche il tempo di capire l'errore fatto, e questa forse è stata solo sua fortuna; alcuni dicono che il suo corpo non era neanche lontanamente riconoscibile, se non per alcuni indumenti bruciacchiati. Nasce così la leggenda di Protheus, signore del fuoco. Creatura votata al male, forgiata con il suo stesso fuoco, senza alcuna traccia di anima in lui. Solo la spietata voglia di ardere vivi chiunque incontri sulla sua strada, e infondere lentamente e con passione il fuoco nelle luride anime votate al male.
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